Chiedo scusa se questa settimana non pubblico il mio commento al vangelo perché ho occupato tutto il tempo a cercare articoli sulla Risurrezione. Devo constatare la diffusa mancanza di fede a riguardo e il costante tentativo di negarla avvolgendola nel “mito” (Bultmann) o inserendola in una visione di ideologia filosofica (Hegel) o di strutturalismo etnico ecc. Devo confessare che ne sono rimasto sconvolto, anche perché a questa corsa al massacro partecipano uomini di Chiesa che, nel tentativo di voler spiegare all’incredulo uomo moderno con parole moderne la Risurrezione, finiscono sostanzialmente per negarla. Negando la Risurrezione, come conseguenza ovvia, si nega anche la incarnazione, quindi di Gesù rimane solo la figura di una bravo e saggio uomo vissuto duemila anni fa di cui rimane traccia in certi libri che raccontano certi suoi detti e fatti. Cioè non c’è Rivelazione. Non c’è rivelazione perché tutto è iscritto nella nostra coscienza profonda e si tratta solo di tirarla fuori; e sarebbe questo che ha fatto Gesù; cioè né più e né meno che un altro Socrate. Fortunatamente senza Santippe!
Capite bene in quale abisso di orrore sono andato a ficcare il naso.
Ci vediamo la prossima settimana.
giovedì 8 aprile 2010
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